Chi ha sorseggiato quello sardo almeno una volta, davvero non lo può dimenticare. La terra, la passione, il sole fanno del vino isolano un nettare divino, messo a disposizione di tutti i turisti che ogni anno raggiungono l’isola.

Di norma sorseggiati durante pranzi e cene a base di pesce, i vermentini meno strutturati sono di norma utilizzati durante sfiziosi apertivi estivi. Serviti freddi nascondono tutto il gusto della più selvaggia Sardegna.

Quel che in pochi sanno è che il Vermentino più famoso è quello di Gallura, proveniente da profumatissimi vigneti soleggiati, a strapiombo sul mare. Il turista in visita non potrà certo privarsi dall’andare ad ammirare questo spettacolo della natura, e l’occasione ideale è certamente la sagra del vermentino, durante la quale protagonista è il liquido paglierino.

L’evento ogni anno si tiene a Monti, sotto lo sguardo attento del Monte Limbara. Dura per almeno due giorni ed è un’occasione non solo di conoscenza, ma soprattutto di escursione. Il vino potrà essere sorseggiato in tutte le sue declinazioni, accompagnato da cibi tipici, sfiziosi e saporiti, secondo la più antica tradizione isolana.

L’appuntamento sarà una meravigliosa alchimia di enogastronomia, cultura e folklore. Non solo si potranno assaporare prelibatezze sarde, ma si potrà godere di musica, rappresentazioni, spettacoli e sfilate. Ciliegina sulla torta, la possibilità di visitare le cantine del vermentino. Fondate nel 1956, offrono oggi al visitatore percorsi guidati che attraversano la storia del vino. Nello specifico il vermentino gallurese ottenne il marchio DOC solo nel 1975 e ventisei anni più tardi il marchio DOCG diventando vino di origine non solo controllata, ma anche garantita. Per altro, è bene sottolineare, si tratta di un pregio di cui godono pochissimi altri vini italiani.

La sagra si tiene ogni anno in agosto.

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