Chiunque abbia raggiunto almeno una volta la vetta del castello di Quirra, non può certo dimenticare il fascino del paesaggio. La vista accoglie in un sol abbraccio mare, montagna e macchia mediterranea, e i profumi di Sardegna riempiono la mente e lo spirito.

Devono aver pensato a questo i suoi costruttori, ma anche e soprattutto alle possibilità difensive che un fortino di quelle dimensioni, ed in quella posizione poteva offrire. Furono i giudici di Cagliari, nel XIII secolo, a volerne la costruzione, ma poi passò nelle mani della Gallura, degli Aragonesi e dei Savoia. Ma i proprietari più famosi restano certo Berengario Carroz conte di Quirra, e donna Violante Carroz. Si racconta che il primo, per sposare Donna Eleonora Manriquez fece uccidere la moglie, dopo averla accusata di tradimento, secondo un ripetitivo cliché dell’epoca, ma ancora più enigmatica è la storia di Donna Violanta o Violante. Sono molte le leggende che la descrivono, ma la più nota la racconta come donna avara e assassina che morì cadendo da un dirupo non prima di aver nascosto un tesoro in forma di telaio d’oro, nelle viscere della terra. Altra leggenda racconta della  sua fine suggestiva: il conte di Mandas che la chiese in sposa venne sfidato a raggiungere il castello di Quirra in cocchio trainato da 4 cavalli. Contro ogni previsione il conte riuscì nell’impresa, la prelevò dal suo castello e lei per il malincuore morì nella strada che ancora è detta Sa Scala de sa Contissa.

A visitare il ruderi del castello si possono rivivere tutte queste leggende e godere del fascino naturale sul quale un tempo la famiglia dei Carroz, potentissima, si affacciava quotidianamente.

 

Devi essere connesso per inviare un commento.
Menu